Con così tanti tagli di budget e di costi, immagino sia figo venire sponsorizzati da un’azienda storica nel nostro mondo e in quello skate come Vans. Senti un po’ di pressione a riguardo?
Son sincero, non dico ciò che sto per dire perchè devo farlo, ma mi piace tantissimo Vans come marchio e come azienda, penso che il brand sia fantastico e le persone che sono coinvolte sono bravissime persone e c’è veramente un family vibe. È da quando avevo 16 anni che sto con Vans e apprezzo tutto il supporto che mi hanno saputo dare in tutti questi anni. E, no, non sento una pressione particolare a girare per Vans. Magari quando mi hanno messo nel team europeo e son partito per il mio primo viaggio in Finlandia allora lì ho sentito una certa pressione, perchè volevo dimostrare qualcosa al team manager Bruno Rivoire e al fotografo Matt Georges. Ma non è una brutta cosa, ora mi sembra solo che lavoriamo tutti insieme, noi rider e Bruno. Il team europeo è veramente buono ora come ora e ciò rende i nostri viaggi insieme ancora meglio, perchè andiamo d’accordo tutti quanti e abbiamo lo stesso mindset.
Cosa ti riserva il futuro?
In questo momento preciso tutto è un po’ per aria, ma andrò a filmare di nuovo con Tim per un nuovo movie Postland e c’è anche qualcosa in lavorazione con Salomon e un progetto con alcuni del nostro team e così vediamo come butta insomma. Vorrei girare in montagna per più di una settimana.